Artrosi: Sintomi Cause Soluzioni
L‘ARTROSI è una patologia di degenerazione delle cartilagini articolari che a lungo andare può provocare infiammazioni, rigidità e dolori articolari. Spesso si interviene con l’utilizzo di farmaci per nutrire o lubrificare la cartilagine o, nei casi più gravi, con intervento chirurgico. Ma queste sono davvero le uniche soluzioni a nostra disposizione? Se invece di cercare di rallentare il processo di degenerazione o sostituire l’articolazione provassimo ad intervenire sulle cause provocano questa degenerazione non fisiologica? Scopriamolo in questo articolo.
PREMESSA
Nella mia pratica lavorativa di Osteopata Posturologo a Modena quando lavoro con persone con artrosi, mi pongo subito una domanda: “Cosa può avere creato questo logoramento precoce delle cartilagini?”
Mi domando questo perché purtroppo spesso ci hanno abituato a credere che l’artrosi sia un processo “normale” associato all’età anziana e che non sia possibile fare altro che cercare di rallentare questo processo.
Non è così, infatti numerosi studi dimostrano che
- «Associata all’età» non significa «dovuta all’età». Il fatto che questo problema di salute si presenti più facilmente con in età avanzato, non significa che questa sia la causa.
- Le cartilagini presenti nelle nostre articolari, hanno la capacità di resistere alle sollecitazioni e mantenersi integre fino all’età anziana.
- Con la vecchiaia il numero di cellule cartilaginee diminuisce, rallentando il proprio metabolismo e diventano meno sensibili ai fattori di crescita, ma questo è un fenomeno fisiologico (=che fa parte del normale processo d’invecchiamento), mentre l’artrosi è un processo
ARTROSI: SINTOMI
L‘ARTROSI è una patologia reumatica di degenerazione delle cartilagini articolari, in cui avviene un assottigliamento della cartilagine articolare e, in seguito a deformità ossee, la persona lamenta dolori, rigidità e limitazioni di movimenti nell’area interessata.
I libri di testo suddividono il decorso della malattia in quattro fasi classiche:
- artrosi silente (asintomatica)
- artrosi manifesta (dolore all’inizio del movimento, da affaticamento e sotto carico)
- artrosi attivata (infiammazioni)
- artrosi scompensata (dolori costanti)
Di fatto, però, l’artrosi ha un decorso molto diverso da persona a persona. Ad una fase con un deciso peggioramento può seguire un periodo in cui l’artrosi non si manifesta.1
ARTOSI: CLASSIFICAZIONE
La scala di Kellgren Lawrence classifica l’artrosi in 5 gradi di successiva maggiore gravità, i parametri utilizzati sono la riduzione dello spazio articolare e la presenza di osteofiti.
- Grado 0:non sono visibili modificazioni artrosiche
- Grado 1:dubbio restringimento dello spazio articolare e minuta formazione di osteofiti
- Grado 2:minime alterazioni del profilo marginale, formazione limitata di osteofiti e possibile restringimento dello spazio articolare
- Grado 3: moderate multiple formazioni osteofitosiche, restringimento visibile e limitato dello spazio articolare e sclerosi ossea iniziale non marcata
- Grado 4:severo restringimento dello spazio articolare con marcata sclerosi ossea, deformazione ossea visibile e non discutibile, ampia formazione di osteofiti.
ARTROSI: CAUSE
Alla base dell’artrosi ci sono spesso una o più cause che generano una riduzione dello spazio articolare o una perdita della corretta biomeccanica di un’articolazione. Come conseguenza l’articolazione subirà compressioni-sovraccarichi eccessivi, che portano ad una degenerazione della cartilagine articolare “più veloce del normale”. In questo modo le cartilagini si consumano prima del tempo e si manifesta la patologia conosciuto come artrosi.
Alcune cause che possono creare questa condizione patologica, su cui è possibile intervenire, sono:
1.SQUILIBRI MUSCOLARI – Esistono muscoli che hanno un’azione coattante (cioè che avvicinano i capi articolari) e altri con un’azione decoattante (cioè che allontanano i capi articolari): quando accade qualcosa che altera questo equilibrio, può aumentare il tono (e quindi la trazione) di muscoli coattanti, riducendo lo spazio articolare delle articolazioni interessate. Ad esempio il muscolo Psoas troppo contratto può provocare un’azione coattante sull’anca.
2.TRAUMI FISICI E/O ALTERAZIONI POSTURALI – Ogni trauma fisico, se non viene correttamente trattato e riequilibrato, può generare alterazioni posturali, le quali possono generare sovraccarichi e/o squilibri a livello muscolo-articolare.
Se ad esempio una persona, a causa di una distorsione di una caviglia, inizia a portare più peso sull’arto inferiore opposto, cosa può accadere a lungo andare a ginocchia e anche che ricevono un carico più elevato del normale?
3.SEDENTARIETA – il nostro corpo progettato per muoversi liberamente nello spazio, quando viene tenuto troppo fermo, va incontro a inevitabili problemi, tra cui la riduzione di produzione di liquido sinoviale, che lubrifica e nutre le cartilagini.
4.INFIAMMAZIONE SILENTE – mentre la teoria classica afferma che l’infiammazione rappresenta la conseguenza dell’artrosi, alcuni studi ipotizzano che l’infiammazione cronica di lieve entità (low-grade inflammations), possa essere non l’effetto, ma LA CAUSA DEL’ARTOSI.
ARTOSI: DIAGNOSI
L’artrosi del ginocchio è facilmente riconoscibile ai raggi X, per cui le indagini radiologiche sono spesso sufficienti per diagnosticare la malattia. Le radiografie delle articolazioni colpite, da eseguirsi preferibilmente col paziente in piedi, mostrano una riduzione dello spazio articolare; tipico è anche l’ispessimento dell’osso al di sotto della cartilagine consumata o sofferente. Inoltre, nelle fasi più avanzate, possono essere riscontrati osteofiti, geoidi ed irregolarità ai margini dell’osso.
ARTROSI:SOLUZIONI
Poiché l’artrosi viene spesso considerato come un processo inevitabile di degenerazione della cartilagine, si interviene con l’utilizzo di farmaci o infiltrazioni di acido ialuronico per nutrire o lubrificare artificialmente la cartilagine, cercando di rallentare il processo di degenerazione. Quando poi si raggiunge uno stadio più avanzato, si procede con l’intervento di protesi articolare per sostituire parzialmente o totalmente l’articolazione “danneggiata”.
SONO DAVVERO QUESTE LE UNICHE SOLUZIONI A NOSTRA DISPOSIZIONE? A MIO PARERE NO! Se invece di agire per rallentare questo processo patologico o sostituire l’articolazione danneggiata.. provassimo ad intervenire sulle cause provocano questa degenerazione non fisiologica, per ricreare una condizione di equilibrio e stimolare i processi di omeostasi e autogurigione del corpo..non sarebbe meglio?
Ecco quindi 3 Step che mi sento quindi di consigliare:
1)INDAGARE SULLE POSSIBILI CAUSE
Poiché le cause di un’artrosi possono essere numerose e diverse da persona a persona, è importante con l’aiuto di un professionista, fare un’indagine accurata a 360° della tua storia clinica, del tuo stile di vita e della tua postura, in modo da individuare possibili disfunzioni e/o cause che stanno generando questa condizione.Lo scopo quindi di questa fase di indagine dovrebbe essere quella di rispondere alla domanda: “Quali cause stanno provocando una degenerazione “più veloce del normale” delle tue cartilagini?”.
2)TRATTARE LE CAUSE PERTURBATRICI E RICREARE UN EQUILIBRIO
A seconda delle cause perturbatrici, esistono azioni specifiche e/o trattamenti che possono essere effettuati. Se sono presenti disfunzioni strutturali, squilibrii muscolari e/o alterazioni posturali, la terapia manuale osteopatica e il riequilibrio posturale con Pancafit possono aiutarti a
- Ridare più libertà al tuo corpo
- Riequilibrare la tua postura
- Ricreare uno spazio e una biomeccanica articolare più fisiologica.
In questo modo si aumenterà l’afflusso di sangue ai distretti danneggiati, favorendo i processi di rigenerazione e auto-guarigione del corpo umano.
3) PREVENZIONE & ATTIVITA’ FISICA
Una volta trattate le cause perturbatrici e ricreato un equilibrio, è fondamentale impostare un programma di lavoro con lo scopo di mantenere e, se possibile, migliorare la condizione raggiunta. Un corretto programma di esercizio fisico (esercizi aerobici, di forza e di allungamento e mobilizzazione) rappresenta un’ottima soluzione per stimolare la produzione di liquido sinoviale e tenere lubrificate le nostre articolazioni.
Studi recenti dimostrano che l’esercizio fisico in caso di artrosi
- Riduce il dolore articolare
- Migliora la qualità della vita
- Non danneggia e non infiamma le articolazioni.
Oltre all’attività su terra, può essere utile anche un percorso motorio in acqua, poiché l’ambiente acquatico scarica le articolazioni dal peso della forza gravità e nutre le cartilagini articolari, in particolare i dischi intervertebrali.
CONCLUSIONI
L’artrosi, come molte altre patologie, è un sintomo che ci indica che “c’è qualcosa che non va” e che sta generano uno squilibrio e un sovraccarico nel corpo della persona. Rappresenta quindi l’effetto di una o più causa perturbatrici, che non nel corso del tempo, hanno alterato il corretto funzionamento del corpo umano.
A te quindi la scelta se continuare a cercare di spegnere i sintomi o ricercare e trattare le cause della tua artrosi, per ritrovare salute e benessere nella tua vita.
Se vuoi essere aiutato in questo percorso puoi richiedere maggiori informazioni o prenotare una sessione (comprensiva di Raccolta Dati Anamnestici, Valutazione Posturale e Trattamento Manuale Osteopatico)
presso il mio studio di Modena o Arceto di Reggio Emilia.
Sarò felice di poterti aiutare, mettendo a disposizione le mie conoscenze, le mie esperienze e fornirti soluzioni e strumenti per aiutarti a prenderti cura di te steso/a. Ti aspetto in studio.
Dott. Davide Comastri
Osteopata Posturologo Chinesiologo